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venerdì 29 novembre 2013

La spada del principe

di Lucrezia Liverani

C'era una volta una principessa giovane e bella che fin da piccola sognava il suo principe azzurro. Era una ragazza  allegra e spensierata; un giorno, però, la sua vita cambiò.
Il castello dove viveva con i suoi genitori, il Re e la Regina, venne attaccato da un gruppo di ladri. Questi, dopo avere rubato ogni genere di beni (cavalli, carrozze, oro e vettovaglie), prima di fuggire uccisero i genitori della bella principessa. La giovane, rimasta sola, venne affidata alla tutela di uno zio falso e perfido, attirato solo dalla ricchezza della principessa. Per incutere un po' di timore alla  giovane principessa e nella speranza di avere da lei un certo rispetto, lo zio le disse di essere un grande esperto di arti magiche ed incantesimi.
Un giorno, arrivò al castello un principe a cavallo con al seguito il suo servitore. Stavano tornando da un lungo viaggio e, sfiniti e stanchi, decisero di chiedere ospitalità alla principessa, la quale acconsentì. Il principe e la principessa si innamorarono immediatamente. Egli, allora decise di svelare alla principessa il suo segreto: possedeva una spada magica che lo avrebbe guidato verso la felicità. La spada era un dono di suo padre che gliela aveva donata insieme al suo regno sul letto di morte.
Intanto, dietro la porta, lo zio ascoltava il racconto. Da quel momento l'obbiettivo dello zio divenne quello di possedere quella spada. Per averla avrebbe dovuto escogitare un piano malvagio.
Prima di tutto il principe sarebbe dovuto restare ancora qualche giorno al castello. La principessa non aspettava altro! Il malvagio zio decise, allora, di organizzare un ballo in suo onore. In quella occasione avrebbe cercato un modo per prendere la spada; tuttavia avrebbe avuto bisogno di un complice, possibilmente senza scrupoli.
Per questo, invitò al ballo del castello suo nipote, il conte, il quale aveva il titolo senza però avere più la contea! Lo zio pensò che lui sarebbe stato perfetto per questo incarico. Per i soldi avrebbe fatto qualsiasi cosa e così insieme organizzarono il malvagio piano.
La sera del ballo versarono nel bicchiere del principe un potente sonnifero. Il principe, avendolo bevuto, cadde a terra. La principessa cercò di svegliarlo, ma a nulla servì. Ella, allora, si ricordò delle arti magiche dello zio e lo chiamò. Questi le promise di aiutarla, ma le disse anche che per risvegliare il principe ci sarebbe stato bisogno di un antidoto. Guarda caso l'unico a possederlo era suo nipote il conte! Quest'ultimo, allora, gli diede l'antidoto  ed il principe si risvegliò. Il conte in questa maniera divenne un eroe in tutto il regno ed il principe, in segno di riconoscenza per avergli salvato la vita, gli donò la sua spada magica. 
Il conte, presuntuoso e soddisfatto del riuscito inganno, per farsi grande raccontò tutto al suo servitore. La principessa, passando per caso davanti alla stanza del conte, udì tutto. I due, smascherati, furono cacciati per sempre dal regno.

CONSEGNA: SCRIVI UNA FIABA CHE CONTENGA UN EROE, UN FALSO EROE, UN TRANELLO E UN OGGETTO MAGICO. 

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