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venerdì 6 dicembre 2013

Le tre mele

di Gabriele Di Carlo

C'era un potente visir che viveva a Smirne. Era un uomo giusto. Egli decise di prendere in moglie la figlia di un sapiente suo amico che viveva sulle montagne ed era povero e pio.
La moglie Mara stava per avere un figlio e lei e il visir avevano già organizzato una festa in onore della nuova arrivata.
Il grande giorno era arrivato, la bambina era nata e tutti erano felici, la festa era stata fantastica.   
Durante la festa la strega cattiva Anselma pensava già a una vendetta: voleva rapire la bambina e tenerla per sempre con lei.

I piani della strega si compirono e la bambina venne rapita e portata a casa della strega proprio da quest' ultima.
Il visir e Mara erano completamente abbattuti perché non sapevano dove potesse vivere la strega.
Gli anni passavano e la bambina non era più una bambina ma una ragazza che aveva 17 anni.
Un giorno venne alla corte del visir un mezzadro qualunque che voleva tentare di salvare la figlia del visir.  Quest' ultimo diede al mezzadro tre mele magiche e gli spiegò che quando si fosse trovato in difficoltà le avrebbe dovute aprire, allora il mezzadro si mise subito in cammino.
Cammina, cammina...e si ritrovò sulle rive di un fiume; egli però non sapeva come attraversarlo, allora decise di aprire una delle mele e subito si formò un ponte di roccia sul fiume. Il mezzadro sorpreso dell' accaduto continuò nel suo cammino.
Cammina, cammina...e si trovò nel bel mezzo di un incendio, allora decise di aprire la seconda mela e il fuoco si spense.
Cammina, cammina...e però non riusciva a trovare la casa della strega, così decise di aprire la terza mela e venne trasportato da un vento fortissimo alla casa della strega.
Si intrufolò nella casa della strega, legò Anselma e tornò a casa con la ragazza.
Quando arrivarono ci fu una grande festa con dolci e tanti ospiti.
Qualche giorno dopo decisero di sposarsi e così vissero tutti felici e contenti.

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