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martedì 10 dicembre 2013

Mai scherzare con il visir!

di Emanuele Feliziani

C’era un potente visir che viveva a Smirne. Era un uomo giusto. Egli decise di prendere in moglie la figlia di un sapiente suo amico che viveva sulle montagne ed era povero e pio. Pochi giorni dopo il matrimonio, a palazzo  fu recapitata  una lettera che sconvolse e interessò tutti i saggi della zona. 

La lettera conteneva il seguente indovinello: “La gente va e viene” e, sulle prime, il visir pensò ad uno scherzo ma tutti i saggi sembravano interessati a saperne di più. Poche ore dopo, il visir organizzò una riunione per placare gli animi dei saggi che si spremevano le meningi per capire il senso della frase. Quando tutti si riunirono, la giovane moglie del visir rimase sola nella sua stanza, ma ad un tratto si spalancò improvvisamente la porta ed entrarono tre uomini che presero la principessa e la portarono via. Durante la riunione dei saggi, si scoprì che la lettera proveniva dalla città vicina; all’improvviso, una donna irruppe urlando che la principessa era stata rapita, ed il visir si mise a correre all’impazzata, senza sapere cosa fare. Uscito dal palazzo, il visir vide la moglie trascinata via dai rapitori: con un gesto velocissimo saltò sul suo cavallo armato di lancia e si mise ad inseguire  i fuggitivi. Dopo pochi secondi il visir li raggiunse;  appena lo vide, il capo della banda scaraventò la principessa a terra e si mise a correre più veloce del vento, ma il visir, pieno di rabbia, impugnò la lancia e la lanciò verso il nemico che cadde a terra trafitto. Il visir corse a prendere la principessa mentre le guardie presero i due rapitori. Tornato al castello insieme alla sua principessa, le promise di non lasciarla mai più sola. Da quel giorno il visir e la principessa vissero per sempre felici e contenti.

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