Cerca nel blog

venerdì 6 dicembre 2013

Scambio di corpi

di Edoardo Abballe

C’era una volta un ragazzo di nome Salvatore. Era alto, biondo, con gli occhi chiari ed era magro. Era buono con gli altri, era gentile e generoso, amava gli animali ed era amico di tutti, voleva bene a tutti e tutti volevano bene a lui.
Viveva in un castello bellissimo di cinque grandi piani, insieme ai suoi genitori e ai suoi due fratelli gemelli di nome Timmy e Jmmy. Salvatore aveva anche un gatto di nome Lillo. Questo gatto era molto intelligente e sapeva anche parlare, Salvatore  lo considerava il suo migliore amico.

Nel castello vicino a quello di Salvatore, fuori dal paese, c’era una casetta brutta e grigia, dove abitava Giacomino. Salvatore e Giacomino avevano la stessa età ma erano da sempre rivali. Giacomino era solitario e odiava la natura e gli esseri umani ed era molto invidioso di Salvatore. Egli era anche allergico ai gatti. Giacomino aveva anche una bacchetta magica che poteva trasformare le cose e gli esseri umani.
Un giorno Giacomino, che voleva fare del male a Salvatore, lo invitò a casa sua a pranzare. Salvatore, poichè era buono e aveva fiducia nelle persone, accettò l’invito. Mentre stavano pranzando Giacomino con uno scatto repentino prese  la bacchetta dalla tasca, pronunciò una formula magica e scambiò i corpi, cioè Giacomino diventò Salvatore e assunse le sue sembianze e Salvatore diventò Giacomino. Salvatore si disperò e scappò a chiedere aiuto raccontando a tutti quelli che incontrava che  Giacomino aveva scambiato il suo corpo con quello di Salvatore. Nessuno però credette a Salvatore, perchè tutti quanti gli rispondevano: “Certo, tu dici così perchè chiunque vorrebbe essere Salvatore!”.
A quel punto Salvatore, sempre disperato perchè nessuno gli credeva, diventò un vagabondo.
Nel frattempo Giacomino, nel corpo di Salvatore, si divertiva con le altre persone, aveva  tanti amici e andava a trovare la fidanzata del vero Salvatore, la principessa Margareth, alla quale chiese  di sposarlo.
La principessa, ignara di tutto, accettò di sposarlo e fissarono così la data delle nozze.
Intanto il gatto si annoiava e voleva giocare con il suo amico Salvatore, e quindi gli andò vicino e miagolò dolcemente. Tuttavia, Giacomino  cominciò a starnutire perchè era allergico ai gatti. Allora Lillo si insospettì e più volte gli andò vicino per vedere la reazione del finto Salvatore. Quando Giacomino lo allontanò violentemente da sè, allora Lillo non ebbe più dubbi sul fatto che il suo padrone non era il vero Salvatore.
Lillo a quel punto si recò dalla principessa e le svelò il segreto, ma Margareth non volle crederci.
Il giorno dopo Margareth pranzò con quello che pensava fosse il suo promesso sposo, ma al momento di salutarlo cominciò ad avere dei dubbi, perchè Giacomino non l’aveva salutata nel modo consueto in cui si salutavano in genere i due fidanzati. Infatti, già da piccoli i due si erano inventati un loro codice di saluto che conoscevano soltanto loro due.
Margareth ebbe dei dubbi e scoprì l’inganno e, disperata,  vagò per un giorno intero nel paese non sapendo cosa fare e cosa pensare.
Ad un certo punto vide Giacomino, cioè il vero Salvatore, e, pensando fosse Giacomino,  gli chiese perchè non si trovava a casa sua e perchè era diventato un vagabondo. Salvatore spiegò alla principessa l’accaduto e le disse di essere triste perchè nessuno gli aveva creduto.
Margareth credette a lui, fece la prova del saluto e, una volta convinta della vera identità di Salvatore, pensò insieme a lui un modo per riprendersi la bacchetta magica.
Margareth si recò subito nel castello di Giacomino, cercò dappertutto nelle sue stanze finchè non trovò la bacchetta magica. Immediatamente si recarono dal falso Salvatore, pronunciarono la formula magica e Salvatore e Giacomino  rientrarono nei loro veri corpi.
Giacomino si pentì di ciò che aveva fatto e disse che si era comportato così solo perchè voleva  un pò di affetto da parte degli altri, Salvatore e Margareth lo perdonarono e insieme alle loro famiglie, a tutto il popolo, insieme anche a Giacomino e soprattutto insieme al gatto Lillo, fecero una grandissima e bellissima festa di matrimonio.

CONSEGNA: SCRIVI UNA FIABA CHE CONTENGA UN EROE, UN FALSO EROE, UN TRANELLO E UN OGGETTO MAGICO. 

Nessun commento:

Posta un commento