Un amico invidioso

di Alessandro Carletti 

C'era un potente visir che viveva a Smirne. Era un uomo giusto. Egli decise di prendere in moglie la figlia di un sapiente suo amico che viveva sulle montagne ed era povero e pio. Il visir, di nome Alexander, sapeva fare i trucchi di magia, quindi era un astuto stregone. Egli aveva fatto imparare anche al suo amico Carlos i trucchi di magia, ma questi ne sapeva poco. Alexander, felice, organizzò una festa al Gran Malibu, un locale grandissimo dove si sarebbe potuto festeggiare l'arrivo della sua nuova moglie.
Invitò anche il suo amico Carlos. Alexander, prima di cominciare a mangiare insieme agli altri, fece un trucco di magia per lui classico e chiamò Carlos come assistente. Egli aveva visto il libro delle magie alle spalle del visir e, con un incantesimo, fece diventare il libro minuscolo e lo fece sparire. La festa fu divertente e fantastica. Il giorno seguente, Carlos imparò tutti gli incantesimi del visir. In un attimo Carlos inviò un incantesimo alla moglie di Alexander, cioè sua figlia, per farla diventare un drago. Così di giorno in giorno, la moglie diventò sempre più brutta e un giorno, in piscina, perse assolutamente il controllo e cominciò a pensare che Alexander non la amasse più e che quindi con una delle sue magie l'avesse trasformata in drago. Nella confusione, arrivò Carlos e vide sua figlia trasformata in drago e in un attimo disse una formula per far restare immobile il visir; poi disse: "Io volevo quel trono, quel lusso, tutto quel denaro, me lo meritavo e ora verrai ripagato in una maniera dolorosa". Il drago, a quel punto, decise di mangiare Alexander, ma all'improvviso il visir luccicava, brillava così tanto che fece diventare cieco il drago. Alexander scoprì che il libro era stato sottratto da Carlos, così ordinò al libro di mettere tutte le magie dentro il suo cervello e di esplodere. Così fu e Carlos morì. Alexander dopo quel giorno ricominciò ad essere il normale visir e trascorse la sua vita felice e contento senza più nemici.

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