Cerca nel blog

martedì 7 gennaio 2014

Il Natale salvato da capo elfo

di Simone Bonanni

C’era una volta Babbo Natale, era molto triste e stanco perché, nonostante l’aiuto del capo elfo, aveva tantissime cose da fare. 
Un giorno mentre faceva una passeggiata nel bosco incontrò per caso elfo Gentile che gli chiese perché fosse così triste e lui gli rispose che da solo non riusciva più a fare tutti i regali che i bambini gli chiedevano e quindi li rendeva infelici. L’elfo Gentile si rese conto che il Natale era in pericolo, così decise di andare a parlare con il capo elfo per chiedergli spiegazioni, ma prima andò a chiamare alcuni amici suoi per farsi aiutare. Lì per lì gli elfi non furono molto felici né d’accordo a seguire l’amico, però dopo che Gentile gli ebbe raccontato che il Natale poteva finire  per sempre ci ripensarono subito e tutti insieme andarono a chiedere spiegazioni all’aiutante di Babbo Natale. 
Capo elfo diceva che si impegnava al massimo e che anche lui non ce la faceva più e voleva che il Natale non esistesse veramente. Tutti gli elfi provarono a convincerlo ma non ci riuscirono, così decisero di dare il buon esempio e di aiutare anche loro Babbo Natale. Tutti uniti andarono a trovarlo e gli dissero: ”Noi ti aiuteremo per queste vacanze di Natale sia a fare i regali sia a consegnarli”. Babbo Natale allora rispose: ”Mettiamoci subito al lavoro!”. Gli elfi gli chiesero che cosa dovevano fare e lui disse: ”Andate a coordinare gli altri elfi nel laboratorio". Loro risposero: ”Va bene, andremo dagli altri elfi”. E così fecero. 
Babbo Natale fu molto riconoscente con gli elfi per averlo aiutato e come ricompensa diede loro due giorni di riposo prima di incominciare a distribuire i regali. Gli elfi accettarono molto volentieri i giorni di riposo ma decisero di impegnarli per capire che cosa stava succedendo al capo elfo. Allora andarono da lui e gli chiesero: ”Perché sei così stufo del Natale?’’ e lui rispose: ”Perché Babbo Natale fa fare sempre tutto a me e io non ce la faccio più ad ubbidire ai suoi ordini, quindi quest’anno gli ho detto che si doveva fare tutto da solo”. Gli altri gli dissero: ”Perché non gli hai detto  di darti un mese di vacanza per riposarti? Lui te lo avrebbe dato come ha fatto con noi!’’.  
Due giorni dopo Babbo Natale chiamò a raccolta tutti i suoi elfi per fare i complimenti per l’ottimo lavoro svolto durante l’anno. Poi chiamò a raccolta tutte le renne e gli elfi a cui aveva dato due giorni di riposo e disse: ”Questa notte partiremo per consegnare i regali a tutti i bambini, voi mi farete da assistenti: andrete con il mio sacco a mettere i regali sotto gli alberi, e se farete bene il vostro compito avrete anche un po’ di quei dolci che mi lasciano come ringraziamento per i regali ricevuti. Ma soprattutto dovrete punire e quindi dare il carbone alle persone che stanno sulla lista dei cattivi e dovrete anche lasciargli scritto che l’anno prossimo se si comporteranno bene avranno i regali. Capito tutto?”. E gli elfi  gli risposero: ”Sì Babbo Natale, abbiamo capito tutto!”. 
A quel punto partirono subito con alcuni regali e le due liste, quella dei cattivi e quella dei buoni. Erano le otto di sera e riuscirono a fare tutto il giro del continente in solo mezz’ora ma sapevano che quello era solo un giro di prova. Dopo averlo finito infatti caricarono sulla slitta tutti i regali e iniziarono a fare il giro del mondo. Prima andarono in Polonia, poi in Italia, poi in Svizzera, poi … poi non riuscirono a fare il giro in tempo perché andarono a sbattere contro un gigante grattacielo. A quel punto non sapevano che fare e quindi decisero di chiamare il polo nord per chiedere aiuto. Dopo un’ora ancora nessuno aveva risposto, stavano quasi per decidere di arrendersi quando all’improvviso capo elfo rispose e chiese: ”Chi sei? Che cosa vuoi? Vuoi per caso regali?’’. Babbo Natale rispose: ”Sono io, Babbo Natale e vi ho chiamato perché la slitta si è incastrata in un grattacielo e non sappiamo come toglierla’’. L’elfo sentì la disperazione di Babbo Natale, il suo cuore ne fu toccato e rispose : ”Stai tranquillo, ti aiuteremo noi’. 
Allora gli elfi presero la macchina speciale di capo elfo ed andarono con lui subito da Babbo Natale. Appena arrivati iniziarono a riparare la slitta e visto che mancavano poche case per finire le consegne capo elfo andò a distribuire gli ultimi regali. Nessuno però si era accorto che l’elfo che aveva aiutato Babbo Natale era capo elfo, proprio colui che voleva che il Natale non esistesse più. Se ne accorsero solo dopo essere tornati al Polo Nord. Babbo Natale era felicissimo perché anche quest'anno era riuscito a salvare il Natale ma soprattutto perché capo elfo aveva ritrovato lo spirito del Natale e come ricompensa volle dare a lui ed a tutti gli elfi che lo  avevano aiutato un mese di vacanza; gli elfi promisero che al termine dalle vacanza sarebbero subito tornati al lavoro per l’anno prossimo.


 Così il Natale fu salvato da tutti gli elfi ed insieme vissero felici e contenti.

CONSEGNA: SCRIVI UNA FIABA AMBIENTATA A NATALE. 

Nessun commento:

Posta un commento